sabato 20 ottobre 2018

Un capolavoro (quasi) perfetto.

La finale del mondiale giapponese di pallavolo femminile sta tutta negli ultimi due punti del tie-break.
Il penultimo ha visto le serbe regalare cinque volte la palla alle azzurre, e le azzure regalarla a loro altrettante volte.
Nell'ultimo punto la scena si è ripetuta due volte soltanto.

E' mancato questo. Solo questo.
Tradotto?
E' mancata l'esperienza (con tutto quello che l'esperienza trascina con sé) che queste "ragazze terribili" (perché l'amico Marco Michelli ha ragione: non le si deve chiamare "ragazze terribili": troppo immense per essere definite così... eppure troppo giovani anagraficamente e "logicamente" per poter avere la malizia, la freddezza, l'opportunismo, la saldezza, per tenere fino a questo punto)... è mancata l'esperienza che queste "ragazze terribili" ancora non possono avere.
Solo questo.

Serbia batte Italia 3-2
 21-25   25-14   23-25   25-19   15-12

Alzi la mano chi avrebbe puntato sull'approdo alle Final 6, ottenuto con un 3-1 alla Russia prima, agli Stati Uniti subito dopo.
Alzi la mano chi, in un girone di Final 6 contro Giappone e Serbia, avrebbe puntato su un ingresso in semifinale.
Alzi la mano chi, in una semifinale contro le campionesse olimpiche e vicecampionesse mondiali della Cina avrebbe puntato su una vittoria. E se qualcuno (io) fosse stato così matto da farlo, alzi la mano chi avrebbe rilanciato la scommessa dopo essere state sotto così male nel terzo set, e ancora nel tie-break.
Alzi la mano chi avrebbe puntato sul costringere la Serbia campione europea al tie-break in questa finale.

Questo è il mondiale che queste "ragazze terribili" ci hanno regalato.
Un argento che vale più di 10 ori. Splendido, scintillante, conquistato con le unghie, con il cuore e con il cervello.
La vittoria contro la Serbia, la conquista dell'oro, sarebbe suonato addirittura... eccessivo! Sarebbe suonato finto! Troppo pazzesco per essere reale.

Festeggiano le serbe.
E fanno benissimo!
Fanno bene a festeggiare, le serbe, perché - come Russia, Stati Uniti, Giappone e Cina hanno già capito - contro queste "ragazze terribili", cresciute e diventate "donne terribili" in questo meraviglioso mondiale, di occasioni per festeggiare, da qui ai prossimi 10 anni, ne avranno pochissime.
Ma poche davvero!

Grazie ragazze!!!

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