venerdì 19 ottobre 2018

Oltre il miracolo, come una squadra di veterane.

Credo che la cosa più impressionante, dopo una partita come quella giocata oggi dalle “ragazze terribili”, sia dare un’occhiata al risultato, e subito dopo all’età delle suddette terribili ragazze.

Italia batte Cina (semifinale mondiale) col punteggio di:
25-18   21-25   25-16   29-31   17-15

Cristina Chirichella 24
Ofelia Malinov 22
Monica De Gennaro 31
Anna Danesi 22
Lucia Bosetti 29
Miryam Sylla 23
Paola Egonu 19
Carlotta Cambi 22

Quindi, una squadra di ragazzine - la cui attaccante migliore non arriva a 20 anni - gioca una semifinale in un mondiale dove già entrare nelle final 6 era l’obiettivo massimo che si poteva chiedere. Gioca questa semifinale contro le campionesse olimpiche e vice campionesse mondiali. Vince il primo set in scioltezza, e perde il secondo per essersi rilassata. Vince il terzo set ancora più facilmente del primo, dopo essere stata sotto di brutto nella prima parte del set. Poi, nel quarto, mette in scena una lotta di testa, muscoli, cuore e nervi e si vede mangiare una quantità enorme di match-point, prima di perdere il set 31 a 29.
E nel tie-break, invece di crollare, come qualunque altra squadra normale che si trovi in queste condizioni, e sciogliersi come neve al sole, si mette lì, punto su punto, si fa annullare ancora una bella fracca di match-point, ma alla fine vince. ECCOME SE VINCE!!!!!!!!

Giorni fa, quando dissi che questa Italia secondo me era da finale, qualcuno mi ha accusato di portare sfiga.
La risposta che ho dato è la stessa che hanno dato le ragazze oggi in campo.
Quando c’è la classe, quando ci sono la tecnica, la potenza, la bravura, i nervi, il cuore e soprattutto una testa incredibilmente pensante, per la scaramanzia non c’è posto. E si vince.
(E si vince murando in faccia la Zhu e tutta la sua supponenza... che soddisfazione infinita!!!!)

Brave tutte, immense tutte. Ognuna ha avuto i suoi passaggi a vuoto, ognuna ha avuto i suoi momenti di crisi, ma sempre, sempre, tutta la squadra le è stata immediatamente intorno, tutte le altre sono state lì, e Mazzanti davanti a tutte, per riprenderla, rimetterla dentro, ridarle la spinta per rifarla partire. Sempre, tutte insieme per ognuna di loro.
E la pallavolo è lo sport di squadra per eccellenza, secondo me; è, tra tutti gli sport di squadra, il più di squadra di tutti. Perché ha la stessa velocità immensa del basket, anzi, forse è ancora più veloce del basket, ma il fatto che le squadre restino divise l’una dall’altra, che non ci sia “commistione” tra le due squadre – come praticamente in tutti gli altri sport – rende la coesione interna della squadra un elemento che, se non è sufficiente per vincere, è comunque il primo tassello che una squadra deve avere se vuole puntare in alto.
E queste ragazze questo tassello sanno cos’è, e Mazzanti – che non è vero che non va in campo, ci va sei volte, e basta vedere come tutte le ragazze, dopo ogni punto, lo cerchino con gli occhi o con i festeggiamenti per capirlo – questa cosa la sa, la insegna, la trasmette.

Prima della partita avevo fatto un pronostico con l’amico Marco Michelli (senza osare renderlo pubblico). Gli avevo detto che in finale vedevo Italia e Olanda. Sono felicissimo di aver sbagliato, tra i due, il pronostico… giusto!
Durante la partita, però, lo dico onestamente, e di pallavolo ne ho vista tanta, all’inizio del terzo set, quando l’Italia, perso il secondo, si è trovata sotto 8-5 al primo time-out tecnico, non avrei MAI, ma davvero mai creduto che le ragazze riuscissero a piazzare un 20-8 di parziale alle cinesi (!) e trovassero le forze mentali per vincere il terzo set.
E di nuovo, all’inizio del tie-break, dopo un quarto set toccato e quasi agguantato e poi visto sfumare di un soffio, MAI, ma davvero mai avrei creduto che quelle “ragazzine terribili” avrebbero potuto uscire vincitrici dall’incontro, e regalarci un sogno meraviglioso.

Brave tutte, immense tutte. Impossibile scendere nei dettagli.
Però… secondo me, una menzione speciale, in una giornata semplicemente perfetta, dove – ripeto – tutte le ragazze meritano il 10 e lode, se proprio bisogna tirarne fuori una dal mucchio, credo che non si possa non citare l’immensa Moki De Gennaro. Ha preso tutto, dappertutto. Ha risollevato tutto. E si è presa il lusso di giocare spessissimo da palleggiatrice, con risultati impressionanti, come quella strepitosa fast  in bagher (!), alzata per Chirichella, che sarebbe un colpo difficile da realizzare per palleggiatrici esperte.

E ora?
Ora c’è la finale. Contro la Serbia.
Quando?
Domani, alle 12.40 giusto giusto per pranzare con le “ragazze terribili”.
Dove?
Sempre su Rai Due.
Chi vincera?
Ma chissenefrega!
Le ragazze terribili il loro mondiale l’hanno già vinto tre volte!

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