Credo che la cosa più impressionante, dopo una partita come
quella giocata oggi dalle “ragazze terribili”, sia dare un’occhiata al
risultato, e subito dopo all’età delle suddette terribili ragazze.
Italia batte Cina (semifinale mondiale) col punteggio di:
25-18 21-25 25-16
29-31 17-15
Cristina Chirichella 24
Ofelia Malinov 22
Monica De Gennaro 31
Anna Danesi 22
Lucia Bosetti 29
Miryam Sylla 23
Paola Egonu 19
Carlotta Cambi 22
Quindi, una squadra di ragazzine - la cui attaccante
migliore non arriva a 20 anni - gioca una semifinale in un mondiale dove già
entrare nelle final 6 era l’obiettivo massimo che si poteva chiedere. Gioca
questa semifinale contro le campionesse olimpiche e vice campionesse mondiali.
Vince il primo set in scioltezza, e perde il secondo per essersi rilassata.
Vince il terzo set ancora più facilmente del primo, dopo essere stata sotto di brutto nella prima parte del set. Poi, nel quarto, mette in
scena una lotta di testa, muscoli, cuore e nervi e si vede mangiare una
quantità enorme di match-point, prima di perdere il set 31 a 29.
E nel tie-break, invece di crollare, come qualunque altra
squadra normale che si trovi in queste condizioni, e sciogliersi come neve al
sole, si mette lì, punto su punto, si fa annullare ancora una bella fracca di
match-point, ma alla fine vince. ECCOME SE VINCE!!!!!!!!
Giorni fa, quando dissi che questa Italia secondo me era da
finale, qualcuno mi ha accusato di portare sfiga.
La risposta che ho dato è la stessa che hanno dato le
ragazze oggi in campo.
Quando c’è la classe, quando ci sono la tecnica, la potenza,
la bravura, i nervi, il cuore e soprattutto una testa incredibilmente pensante,
per la scaramanzia non c’è posto. E si vince.
(E si vince murando in faccia la Zhu e tutta la sua supponenza... che soddisfazione infinita!!!!)
Brave tutte, immense tutte. Ognuna ha avuto i suoi passaggi
a vuoto, ognuna ha avuto i suoi momenti di crisi, ma sempre, sempre, tutta la
squadra le è stata immediatamente intorno, tutte le altre sono state lì, e
Mazzanti davanti a tutte, per riprenderla, rimetterla dentro, ridarle la spinta
per rifarla partire. Sempre, tutte insieme per ognuna di loro.
E la pallavolo è lo sport di squadra per eccellenza, secondo
me; è, tra tutti gli sport di squadra, il più di squadra di tutti. Perché ha la
stessa velocità immensa del basket, anzi, forse è ancora più veloce del basket,
ma il fatto che le squadre restino divise l’una dall’altra, che non ci sia “commistione”
tra le due squadre – come praticamente in tutti gli altri sport – rende la
coesione interna della squadra un elemento che, se non è sufficiente per
vincere, è comunque il primo tassello che una squadra deve avere se vuole
puntare in alto.
E queste ragazze questo tassello sanno cos’è, e Mazzanti –
che non è vero che non va in campo, ci va sei volte, e basta vedere come tutte
le ragazze, dopo ogni punto, lo cerchino con gli occhi o con i festeggiamenti
per capirlo – questa cosa la sa, la insegna, la trasmette.
Prima della partita avevo fatto un pronostico con l’amico Marco
Michelli (senza osare renderlo pubblico). Gli avevo detto che in finale vedevo
Italia e Olanda. Sono felicissimo di aver sbagliato, tra i due, il pronostico…
giusto!
Durante la partita, però, lo dico onestamente, e di
pallavolo ne ho vista tanta, all’inizio del terzo set, quando l’Italia, perso
il secondo, si è trovata sotto 8-5 al primo time-out tecnico, non avrei MAI, ma
davvero mai creduto che le ragazze riuscissero a piazzare un 20-8 di parziale
alle cinesi (!) e trovassero le forze mentali per vincere il terzo set.
E di nuovo, all’inizio del tie-break, dopo un quarto set
toccato e quasi agguantato e poi visto sfumare di un soffio, MAI, ma davvero
mai avrei creduto che quelle “ragazzine terribili” avrebbero potuto uscire
vincitrici dall’incontro, e regalarci un sogno meraviglioso.
Brave tutte, immense tutte. Impossibile scendere nei
dettagli.
Però… secondo me, una menzione speciale, in una giornata
semplicemente perfetta, dove – ripeto – tutte le ragazze meritano il 10 e lode,
se proprio bisogna tirarne fuori una dal mucchio, credo che non si possa non
citare l’immensa Moki De Gennaro. Ha preso tutto, dappertutto. Ha risollevato
tutto. E si è presa il lusso di giocare spessissimo da palleggiatrice, con
risultati impressionanti, come quella strepitosa fast in bagher (!), alzata per Chirichella, che
sarebbe un colpo difficile da realizzare per palleggiatrici esperte.
E ora?
Ora c’è la finale. Contro la Serbia.
Quando?
Domani, alle 12.40 giusto giusto per pranzare con le “ragazze
terribili”.
Dove?
Sempre su Rai Due.
Chi vincera?
Ma chissenefrega!
Le ragazze terribili il loro mondiale l’hanno già vinto tre
volte!
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