venerdì 21 dicembre 2018

Nona puntata di The Fool on the Hill

Eh sì, è un periodo in cui ho poca voglia di parlare (scrivere), e invece tanta di sentire musica.
E quindi nel blog ci metto solo le puntate di The Fool on the Hill.
Nona puntata. Puntata di fine anno.
E GIURO: niente di natalizio, quest'anno.
Esce invece una puntata... scoppiettante, tutta alla rinfusa, senza un filo logico, senza un "copione", e addirittura con qualche errore lasciato lì più per divertimento che per pigrizia!
Che aggiungere? Niente se non un classico... buon Natale e sereno anno nuovo!

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martedì 27 novembre 2018

Ottava puntata di The Fool on the Hill

Siamo all'ottava puntata, e sarà una puntata davvero speciale, intima e... imbarazzante.
Sì perché, dopo una pensata molto lunga, ho deciso, con questa puntata, di fare... coming out!!!
Il titolo della puntata è "Skeletons in the closet", ossia scheletri nell'armadio. E andrò a tirare fuori gli scheletri che tengo nascosti nei miei armadi musicali. Tutti... o per lo meno i più importanti!

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domenica 28 ottobre 2018

Settima puntata di The Fool on the Hill

Settima puntata, da non perdere (e me lo dico da solo)!
Puntata personale, tutta incentrata sulla musica dell'inconscio, o - in questo caso particolare - quella musica che abbiamo dentro di noi praticamente da sempre.
Una lunga galoppata che, tra accelerazioni e frenate, parte da Billy Joel per arrivare fino a... Ma soprattutto passando per...
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sabato 20 ottobre 2018

Un capolavoro (quasi) perfetto.

La finale del mondiale giapponese di pallavolo femminile sta tutta negli ultimi due punti del tie-break.
Il penultimo ha visto le serbe regalare cinque volte la palla alle azzurre, e le azzure regalarla a loro altrettante volte.
Nell'ultimo punto la scena si è ripetuta due volte soltanto.

E' mancato questo. Solo questo.
Tradotto?
E' mancata l'esperienza (con tutto quello che l'esperienza trascina con sé) che queste "ragazze terribili" (perché l'amico Marco Michelli ha ragione: non le si deve chiamare "ragazze terribili": troppo immense per essere definite così... eppure troppo giovani anagraficamente e "logicamente" per poter avere la malizia, la freddezza, l'opportunismo, la saldezza, per tenere fino a questo punto)... è mancata l'esperienza che queste "ragazze terribili" ancora non possono avere.
Solo questo.

Serbia batte Italia 3-2
 21-25   25-14   23-25   25-19   15-12

Alzi la mano chi avrebbe puntato sull'approdo alle Final 6, ottenuto con un 3-1 alla Russia prima, agli Stati Uniti subito dopo.
Alzi la mano chi, in un girone di Final 6 contro Giappone e Serbia, avrebbe puntato su un ingresso in semifinale.
Alzi la mano chi, in una semifinale contro le campionesse olimpiche e vicecampionesse mondiali della Cina avrebbe puntato su una vittoria. E se qualcuno (io) fosse stato così matto da farlo, alzi la mano chi avrebbe rilanciato la scommessa dopo essere state sotto così male nel terzo set, e ancora nel tie-break.
Alzi la mano chi avrebbe puntato sul costringere la Serbia campione europea al tie-break in questa finale.

Questo è il mondiale che queste "ragazze terribili" ci hanno regalato.
Un argento che vale più di 10 ori. Splendido, scintillante, conquistato con le unghie, con il cuore e con il cervello.
La vittoria contro la Serbia, la conquista dell'oro, sarebbe suonato addirittura... eccessivo! Sarebbe suonato finto! Troppo pazzesco per essere reale.

Festeggiano le serbe.
E fanno benissimo!
Fanno bene a festeggiare, le serbe, perché - come Russia, Stati Uniti, Giappone e Cina hanno già capito - contro queste "ragazze terribili", cresciute e diventate "donne terribili" in questo meraviglioso mondiale, di occasioni per festeggiare, da qui ai prossimi 10 anni, ne avranno pochissime.
Ma poche davvero!

Grazie ragazze!!!

venerdì 19 ottobre 2018

Oltre il miracolo, come una squadra di veterane.

Credo che la cosa più impressionante, dopo una partita come quella giocata oggi dalle “ragazze terribili”, sia dare un’occhiata al risultato, e subito dopo all’età delle suddette terribili ragazze.

Italia batte Cina (semifinale mondiale) col punteggio di:
25-18   21-25   25-16   29-31   17-15

Cristina Chirichella 24
Ofelia Malinov 22
Monica De Gennaro 31
Anna Danesi 22
Lucia Bosetti 29
Miryam Sylla 23
Paola Egonu 19
Carlotta Cambi 22

Quindi, una squadra di ragazzine - la cui attaccante migliore non arriva a 20 anni - gioca una semifinale in un mondiale dove già entrare nelle final 6 era l’obiettivo massimo che si poteva chiedere. Gioca questa semifinale contro le campionesse olimpiche e vice campionesse mondiali. Vince il primo set in scioltezza, e perde il secondo per essersi rilassata. Vince il terzo set ancora più facilmente del primo, dopo essere stata sotto di brutto nella prima parte del set. Poi, nel quarto, mette in scena una lotta di testa, muscoli, cuore e nervi e si vede mangiare una quantità enorme di match-point, prima di perdere il set 31 a 29.
E nel tie-break, invece di crollare, come qualunque altra squadra normale che si trovi in queste condizioni, e sciogliersi come neve al sole, si mette lì, punto su punto, si fa annullare ancora una bella fracca di match-point, ma alla fine vince. ECCOME SE VINCE!!!!!!!!

Giorni fa, quando dissi che questa Italia secondo me era da finale, qualcuno mi ha accusato di portare sfiga.
La risposta che ho dato è la stessa che hanno dato le ragazze oggi in campo.
Quando c’è la classe, quando ci sono la tecnica, la potenza, la bravura, i nervi, il cuore e soprattutto una testa incredibilmente pensante, per la scaramanzia non c’è posto. E si vince.
(E si vince murando in faccia la Zhu e tutta la sua supponenza... che soddisfazione infinita!!!!)

Brave tutte, immense tutte. Ognuna ha avuto i suoi passaggi a vuoto, ognuna ha avuto i suoi momenti di crisi, ma sempre, sempre, tutta la squadra le è stata immediatamente intorno, tutte le altre sono state lì, e Mazzanti davanti a tutte, per riprenderla, rimetterla dentro, ridarle la spinta per rifarla partire. Sempre, tutte insieme per ognuna di loro.
E la pallavolo è lo sport di squadra per eccellenza, secondo me; è, tra tutti gli sport di squadra, il più di squadra di tutti. Perché ha la stessa velocità immensa del basket, anzi, forse è ancora più veloce del basket, ma il fatto che le squadre restino divise l’una dall’altra, che non ci sia “commistione” tra le due squadre – come praticamente in tutti gli altri sport – rende la coesione interna della squadra un elemento che, se non è sufficiente per vincere, è comunque il primo tassello che una squadra deve avere se vuole puntare in alto.
E queste ragazze questo tassello sanno cos’è, e Mazzanti – che non è vero che non va in campo, ci va sei volte, e basta vedere come tutte le ragazze, dopo ogni punto, lo cerchino con gli occhi o con i festeggiamenti per capirlo – questa cosa la sa, la insegna, la trasmette.

Prima della partita avevo fatto un pronostico con l’amico Marco Michelli (senza osare renderlo pubblico). Gli avevo detto che in finale vedevo Italia e Olanda. Sono felicissimo di aver sbagliato, tra i due, il pronostico… giusto!
Durante la partita, però, lo dico onestamente, e di pallavolo ne ho vista tanta, all’inizio del terzo set, quando l’Italia, perso il secondo, si è trovata sotto 8-5 al primo time-out tecnico, non avrei MAI, ma davvero mai creduto che le ragazze riuscissero a piazzare un 20-8 di parziale alle cinesi (!) e trovassero le forze mentali per vincere il terzo set.
E di nuovo, all’inizio del tie-break, dopo un quarto set toccato e quasi agguantato e poi visto sfumare di un soffio, MAI, ma davvero mai avrei creduto che quelle “ragazzine terribili” avrebbero potuto uscire vincitrici dall’incontro, e regalarci un sogno meraviglioso.

Brave tutte, immense tutte. Impossibile scendere nei dettagli.
Però… secondo me, una menzione speciale, in una giornata semplicemente perfetta, dove – ripeto – tutte le ragazze meritano il 10 e lode, se proprio bisogna tirarne fuori una dal mucchio, credo che non si possa non citare l’immensa Moki De Gennaro. Ha preso tutto, dappertutto. Ha risollevato tutto. E si è presa il lusso di giocare spessissimo da palleggiatrice, con risultati impressionanti, come quella strepitosa fast  in bagher (!), alzata per Chirichella, che sarebbe un colpo difficile da realizzare per palleggiatrici esperte.

E ora?
Ora c’è la finale. Contro la Serbia.
Quando?
Domani, alle 12.40 giusto giusto per pranzare con le “ragazze terribili”.
Dove?
Sempre su Rai Due.
Chi vincera?
Ma chissenefrega!
Le ragazze terribili il loro mondiale l’hanno già vinto tre volte!

giovedì 18 ottobre 2018

Il lento auto-logoramento del M5S

Quando, dopo le elezioni e dopo il rifiuto (provvidenziale) del PD di governare col M5S, si è delineato all’orizzonte che l’unica alternativa possibile ad una ripetizione immediata delle elezioni, con la medesima legge elettorale e quindi con il (sostanzialmente) medesimo risultato, era un’alleanza tra Lega e M5S, ho iniziato a preoccuparmi.

Questa volta non era infatti possibile sottrarsi alla trappola, come avvenne per la finta mano tesa di Bersani (ricordate, quella del video di Bersani che dice “fossi matto a governare col M5S”, che invece tutti dicono che il PD lo voleva davvero, onestamente, e ci rimase tanto male, meschinazzo). Questa volta non si poteva evitare, e quindi occorreva cercare di limitare i danni.

Ricordo che quello che dissi fu più o meno questo.
Bene fare un governo, perché il paese ne ha bisogno. Non si sognassero però di mettersi a governare ”davvero”. Non ci sono i numeri, gli equilibri, le condizioni.
Facessero immediatamente una legge elettorale decente, possibilmente con un fottuto doppio turno, e ci rimandassero immediatamente al voto. Se poi i tempi si dovessero allungare, facessero una “finanziaria” il più possibile trasparente, veloce, che non porti via tempo, che non sottragga attenzione alla legge elettorale e poi via, di corsa al voto.

Quando sentii i primi proclami, da parte di Salvini & Co. e da parte di Di Maio & Co. su un governo vero che governasse “davvero” mi iniziarono a venire i brividi. Sperai a lungo di aver capito male e che non facessero “davvero davvero” sul serio.
E invece…

Perché avevo tanta paura?
Perché ero sicuro che le cose sarebbero andate esattamente come stanno andando.
Le premesse c’erano tutte ed erano leggibili in modo tanto facile da essere disarmante.
 
I punti di contatto tra Lega e M5S erano (e restano) pochissimi.
- L’unico punto di contatto veramente importante, anzi, il principale in questo momento storico, è quello relativo al modo di vedere questa Europa, al non voler accettare che – grazie proprio a questa Europa nata così e così portata avanti – il mondo (ivi compresi il benessere ed i bisogni delle persone) sia ormai regolato dai mercati, dai loro isterismi, dalla loro aleatorietà, e soprattutto dal loro essere solamente un meccanismo di speculazione economica. Questo, d’accordo, è il grande spartiacque che oggi ci troviamo ad affrontare, non solo in Italia. Ma questo è l’unico punto – dirimente – di contatto tra Lega e M5S, ed era prevedibile che sarebbe risultato insufficiente per governare “davvero”, in modo decente. Anche perché, tra l’altro, se Lega e M5S sono d’accordo su quale sia il nemico, non sono neanche assolutamente concordi sul modo di affrontarlo e di combatterlo, questo nemico.
- Entrambi i movimenti si pongono come alternativi all’establishment politico (non solo a quello vomitevole di questo paese, ma più in senso generale). Per fare questo, entrambi i movimenti fanno leva (o per dirla in altri termini: hanno uno zoccolo duro) su concetti essenziali, quelli per i quali i “benpensanti” parlano di “scelte di pancia” o più semplicemente di “populismo”. Non entro nel merito in questa fase, ma è evidente che i due movimenti, per fare i conti con questa parte del loro elettorato, devono anche realizzare alcune di queste operazioni “di facciata”, che – secondo i casi – ne assorbono risorse, tempo, interessi.
- Era abbastanza ovvio che tutto ciò avrebbe portato a situazioni di tensione, all’inceppamento degli ingranaggi a più riprese, a più livelli, in più punti.
Soprattutto era abbastanza ovvio che tutto ciò sarebbe stato cavalcato dai media, che sono (per il 97%) in mano a quell’establishment che i due movimenti vorrebbero ribaltare, e che i media avrebbero dato il peggio di sé per sottacere totalmente quanto di buono questo governo si fosse trovato a fare, ingigantendo all’estremo le cose peggiori.

Tra Lega e M5S chi era nella posizione più svantaggiata?
E’ evidente che fosse il M5S. Perché?
Per diversi motivi.
- La Lega era tra i due il movimento più longevo, più esperto, con all’attivo già diverse esperienze di governo alcune delle quali, a livello regionale e comunale, molto positive.
- La Lega non è isolata politicamente come il M5S. La Lega si è distaccata dalla sua alleanza temporaneamente, solo per una questione di numeri, ma ha sempre pronto e validissimo un “piano B” (che anzi, diciamolo francamente: è il vero piano A). Il M5S non ha alcuna alternativa, alcun piano di riserva.
- La Lega, per quanto detto, non ha neanche fatto storcere la bocca ai propri elettori “di base” quando si è alleata col M5S, visto che di alleanze, da sempre, vive. E questo non si può certo dire per il M5S.

- La Lega non fa paura quanto il M5S. Sì perché la Lega, come detto e come dirò, ha un alleato tranquillizzante per l'establishment, tranquillizzante e ricco. Il M5S no, è un cane sciolto. Ed è quello che - davvero - terrorizza l'establishment. E' quello che deve assolutamente fallire. E' quello a cui si dovrà riuscire a dare ogni colpa per qualunque azione decisa dal governo.
Salvini lo sdrai con un nazista fascista che lascia il tempo che trova: nessuno, in questo paese, dà peso a parole del genere, ormai.
Col M5S la cosa è più complessa e importante, ed ecco che tutte le armi sono state affilate e puntate in quella direzione. E vista la robusta mano che il M5S sta dando a questi "critici"...

Cos’è avvenuto fino ad ora? Quello che era evidente che sarebbe avvenuto.
- Entrambi i movimenti hanno di fatto rinunciato a governare, facendo unicamente campagna elettorale. O – quando hanno governato – lo hanno fatto solo quando il governare non andava in contrasto con il proprio elettorato “di base”.
Anche qui, però, c’è una differenza.
La Lega, per soddisfare il proprio elettorato di base, poteva far ricorso anzitutto a soluzioni a costo 0. Chiudere i porti, dichiarare guerra all’immigrazione clandestina, facendo credere che questo sia “il” problema di questo paese, è stata una iniziativa che ha avuto (e sta avendo) un coinvolgimento mediatico immenso, ma che è stata immediatamente realizzabile, visto che non richiedeva alcun tipo di copertura economica. E non si pensi che l’ondata di disapprovazione che hanno sollevato certe scelte si sia ritorta contro Lega e suoi sodali, perché – piuttosto – è vero il contrario.
La Lega ha avuto tutti i riflettori, tutti i media accesi e pronti. La Lega ha fatto discutere, ma soprattutto la Lega ha fatto.
Viceversa, il M5S, per governare andando verso il proprio elettorato “di base”, si sta trovando ad affrontare problematiche ad altissimo costo, che necessitano altissime coperture. Punto 1, non sono ancora state realizzate. Punto 2, non si sa se sarà possibile realizzarle. Risultato: il M5S si trova a metà – come nel suo DNA – tra l’essere attaccato (se le realizzerà) per aver fatto cose che molti ritengono negative, e tra l’essere attaccato (se non le realizzerà) per non aver tenuto fede agli impegni presi in campagna elettorale. Poco importa se i maggiori accusatori sono sempre gli stessi. Poco importa, per fare un esempio, se su “la Repubblica” un giorno si critica Di Maio perché vuole il Reddito di Cittadinanza e il giorno dopo lo si critica perché non riesce a farlo. La coerenza e l’onestà intellettuale non sono doti che pagano in Italia, quando si va a votare.
- Entrambi i movimenti avevano, ed hanno, evidenti limiti di inesperienza. Era quello che tutti erano pronti a stigmatizzare maggiormente (alcuni, ma sono pochissimi, auspicavano invece proprio questo: un modo naive di fare politica che potesse sparigliare un po’ delle carte ormai troppo brutte per poterle giocare secondo le regole). Ovviamente non parliamo di sostanza. Parliamo di forma, di facciata, di chiacchiere, di stronzate. Ma siccome la realtà è meglio nasconderla, è proprio alla facciata che bisogna dare grande risalto. Ed è quello che sta succedendo.
Ma anche qui, la Lega ha dalla sua – come detto – una maggiore esperienza a tutti i livelli. Il M5S non ne ha. E un autogol come quello di Di Maio di ieri, purtroppo, rende il gioco fin troppo facile a chi è pronto a strumentalizzare tutto questo.

Dove si va a finire, così?
Da nessuna buona parte (chiaramente questo “buona” è squisitamente soggettivo).
Andando avanti ancora un po’ in questo modo il governo cadrà, più o meno rapidamente.

Il M5S si ritroverà a poter contare, di nuovo, unicamente sul proprio elettorato “di base”. Sfiancato e (auto)logorato, si ritroverà a non aver acquistato un solo elettore, ed anzi ad averne persi molti per strada. Il tam tam dei media è impressionante. Non ho mai assistito a niente di simile, in questo paese, neanche di fronte a fatti veramente gravi.
Mai, in questo paese, c’è stato un fuoco di contraerea così fitto e così preventivo, tanto da iniziare a sparare prima ancora che gli aerei avessero decollato dalle basi nemiche.
Ma questo ci si doveva aspettare.
Questo si sapeva che sarebbe successo.

Dopo le prossime elezioni il M5S - presumibilmente - potrà fare un’opposizione più o meno di facciata.

La Lega, che, per tutto quanto detto, uscirà da questa esperienza molto meno logorata e con le ossa molto meno rotte, riuscirà a capitalizzare. Con le pronte stampelle di Forza Italia e Fratelli d’Italia, avrà la possibilità di formare un governo forte, compatto, coeso e sicuramente più duraturo di questo.

La missione dell’establishment sarà a quel punto compiuta.
L’ennesimo attacco allo “status quo” sarà sventato.
Smontato il M5S e rimesso nell’angolo, inglobata la Lega e ricondotta a forza di governo allineata grazie alla presenza di Forza Italia (che conterà poco come voti ma tanto, tantissimo come soldi), il gioco sarà fatto.
Con buona pace di tutti.

Io, prima che sia veramente troppo tardi, e ammesso che non lo sia già, quella cazzo di legge elettorale, intanto, la farei… E cercherei di smetterla, per lo meno, di “rendergli” il tutto così facile…
… Ma ci scommetterei (anche delle cifre altine) che questo non accadrà.

martedì 16 ottobre 2018

Sesta puntata di The Fool on the Hill

Puntata importante, questa sesta.
Puntata dedicata ad uno degli esponenti del "Club 27", quel club... esclusivo, che raccoglie tutti glòi artisti scomparsi all'età di 27 anni.
Un club - ahimé - davvero nutrito.
All'interno del Club 27 c'è poi una cerchia ancora più ristretta, quella delle J.
E tra questi personaggi, quello che vi entra più di diritto, visto che di J nel nome ne aveva addirittura due, è una donna che ha cambiato la musica rock per sempre, lasciandola - dopo la sua brevissima apparizione - diversa da come l'aveva trovata: Janis Joplin.

Come sempre, qui sotto c'è il link.
Cliccate sul freccione bianco e... buon ascolto!


Sconfitta (statisticamente utile) con la Serbia

Alla fine, dopo 10 vittorie di fila, una sola delle quali al tie-break, arriva la sconfitta, in questo mondiale di volley femminile.
Arriva contro la Serbia, che forse è una delle più compatte squadre che ho visto, e arriva in un incontro "inutile", disputato con entrambe le squadre già qualificate.
E arriva soprattutto dopo un incontro con il Giappone, squadra di casa, vinto 15-13 al tie-break, che ha richiesto un'infinità di risorse mentali prima che fisiche.

A cosa serviva questo incontro?
Anzitutto, secondo me, a perdere. Così sistemiamo la statistica. Impossibile vincere sempre, quindi meglio togliersi la sconfitta in un match inutile.
Più seriamente, il match serviva per ricaricare un po' le batterie, per testare le serbe e per sperimentare qualcosa.

Le serbe le abbiamo testate. Sono forti, indiscutibilmente.
Oggi ci hanno fatto male a muro, sicuramente, e in attacco. La Boskovic è passata sempre, e si sapeva. La Mihajlovic le ha fatto buona compagnia. E si è vista molto, sia a muro che in attacco, la centrale Veljkovic, che contro il Giappone era addirittura stata sostituita, ad un certo punto.
Se le ritroveremo... più avanti nel torneo, dovremo assolutamente cercare di trovare il modo di arginare soprattutto l'opposta e la centrale, e dovremo altrettanto assolutamente cercare di passare più spesso contro il loro muro di quanto non siamo riuscite a fare oggi.

Dal punto di vista della sperimentazione, forse si poteva osare qualcosa di più.
Si poteva tenere ferma la Egonu (che durante il primo set si è fatta spruzzare dell'antidolorifico sulla spalla... tenendo tutti col fiato sospeso), che non è sembrato avere una gran voglia di giocare, almeno per i primi due set, vedendo un po' se sarebbe possibile organizzare una qualche valida alternativa.
Bene tenere la Pietrini in campo per tutto il match. La ragazzina terribile (classe 2000, altra brillante promessa per il futuro di questa squadra) si è comportata benissimo in attacco e al servizio. Molto meno bene in ricezione, dove ha palesato notevoli limiti.
Forse potrebbe essere valido tenersi qualche cambio a disposizione tra lei e la Bosetti, facendo giocare la Pietrini per lo meno quando si trova davanti. La Bosetti, infatti, se dietro continua ad affiancarsi molto bene alla De Gennaro (glielo facciamo un monumento, accanto a quello della Egonu? Tra l'altro con lei si risparmia in marmo, visto che è molto più piccolina!), davanti non passa veramente mai. Si affida, quando può, al muro e fuori, ma è sempre un attacco che dà molti pochi pensieri alle squadre avversarie.
Si è vista anche un'altra ragazzina terribile, la Nwakalor, classe 1999. Usata pochissimo, ha schiacciato senza alcuna reverenza verso le quotatissime ed esperte avversarie, passando anche senza difficoltà. Fossi stato in Mazzanti, l'avrei tenuta di più in campo.

Capitalizziamo la sconfitta, dunque.
Ora le serbe le conosciamo. Abbiamo visto bene cosa fare e cosa non fare.
Se dovesse capitare di ritrovarcele davanti....
In conclusione, comunque, l'impressione che ho avuto è che le serbe (che hanno giocato col sestetto base) siano scese in campo puntando in modo decisissimo alla vittoria, mentre le italiane hanno giocato sperimentando - come detto - e col freno a mano più che tirato.

Chiudo spendendo due parole sul Club Italia, la formazione pallavolistica di proprietà della FIPAV, che si occupa di valorizzare tecnicamente le giovanissime promesse della pallavolo, gestendo la transizione tra le manifestazioni giovanili e l'approdo nei grandi team.
Se si va a dare una rapidissima occhiata ad alcune delle ragazze che vi hanno militato o vi militano attualmente (la squadra nasce nel 1998 per volere di un signore che si chiama Julio Velasco) si possono leggere Eleonora Lo Bianco, Antonella Del Core, Martina Guiggi, Elisa Togut, Sara Anzanello, Valentina Diouf, Cristina Chirichella, Paola Egonu, Marina Lubian, Elena Pietrini, Sylvia Nwakalor.
E' uno sport di cui non mi intendo e che non seguo, ma visti i risultati che stiamo raccogliendo con la nazionale di calcio, a causa dello spazio inesistente che i giocatori italiani trovano nei club, mi domando se un esperimento simile non potrebbe giovare anche lì. Certo, nel caso del calcio, le cifre insensate che girano intorno a quel mondo rendono tutto più difficile.

E in semifinale ci tocca la Cina.
Le cinesi infatti si sono imposte sull'Olanda, per 3-1, perdendo il primo set 25-23 e vincendo gli altri tre a 13, 18 e 17.
Il match è stato simile a quello nostro contro la Serbia: la Cina voleva davvero vincere (forse per evitare la Serbia in semifinale, o proprio per affrontare noi e "vendicare" la sconfitta al primo turno?), mentre l'Olanda non sembrava troppo interessata al risultato finale.
Sbaglierò ma, per quello che ho visto (o forse proprio per quello che non ho visto), vedo l'Olanda in finale, più della Serbia.
Sull'esito dell'altra semifinale non mi esprimo, sennò chi li sente gli scaramantici a oltranza?
Dico solo una cosa: guai a pensare che la partita sarà semplice, visto che le cinesi le abbiamo già battute (3-1) nel primo turno.
Quel match era un match completamente diverso, un punto del torneo diverso, non era determinante per nessuna delle due squadre.
Quella di venerdì sarà una sfida dentro o fuori, da far tremare i polsi. Sarà veramente tutta un'altra cosa.
ITALIA - CINA si gioca venerdì 19 alle 9.10 (trasmessa da Rai Due)
Serbia - Olanda si gioca venerdì 19 alle 6.40

lunedì 15 ottobre 2018

Paola Egonu batte Giappone 3-2

Più forti della loro giovanissima età.
Più forti del tifo contrario.
Più forti della scaramanzia.

Italia - Giappone 3-2
25-20   22-25   25-21   19-25   15-13

E diciamola tutta: sul 6-8 del tie-break (e in parte già in un quarto set giocato proprio maluccio) che potessimo uscire vincenti da questo incontro non ci speravo davvero!!!

Difficile commentare un match così, dal punto di vista tecnico o agonistico.
L'impressione, alla fine, è che l'Italia abbia giocato contro se stessa, prima che contro il Giappone. Abbia giocato contro la paura di farcela davvero.
E forse il primo set, vinto facile facile, l'unico set che, secondo me, è stato uno specchio dei reali valori tecnici in campo, ha reso alla fine tutto un po' più difficile.
Nel secondo l'Italia non è scesa in campo.
Di nuovo accesa nel terzo, e di nuovo sparita nel quarto.
Il tie-break era iniziato malissimo... Ma per fortuna è arrivato un mezzo miracolo.

Gli aspetti positivi - paradossalmente - sono pochi. Ma uno è il più importante di tutti: siamo tra le prime quattro, a prescindere da come andrà con la Serbia.
Si tratterà solo di stabilire chi, tra noi e loro, giocherà contro la vincente dell'altro raggruppamento e chi contro la seconda.
Ma conta poco. Tanto, se si vuole vincere, si devono vincere sia la semifinale che la finale.

Un altro aspetto positivo, secondo me, è che abbiamo fatto un grandissimo lavoro di testa, vincendo le nostre paure e soprattutto quel sentirsi "troppo giovani" per realizzare l'impresa. Resto convinto che sia stato questo, al di là di tutto il resto, a complicare il match.

Ultimo aspetto positivo lo dedicherei al carattere. Se la squadra dall'età media più bassa è riuscita ad uscire vincente da un tie-break in cui era sotto 6-8, contro le padrone di casa, lo deve - oltre che alla Egonu - al carattere. E non è un caso se alla fine della partita erano tutte in lacrime, da Sylla - che ha avuto una vera e propria crisi - a Malinov, a Chirichella. Ragazzine? Certo, ragazzine davvero. Ma considerando che era in lacrime anche la Mangifesta, in studio, credo che prima di tutto quel pianto sia dimostrazione di un'enorme prova di carattere. E questo - davvero - fa sperare bene per il futuro.

Vediamo gli aspetti negativi, che ci devono far riflettere e sui quali bisognerà lavorare, visto che, a quanto pare, avremo ancora tre partite da giocare.

Il primo aspetto negativo è quello espresso dal titolo di questo post. Non può giocare solo la Egonu.
Questo, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, si può anche leggere dicendo: la giocatrice più forte del mondiale ce l'abbiamo noi. (E ha solo 19 anni!!!)
Ma se ieri, vedendo Serbia - Giappone, avevo criticato la Serbia perché aveva due soli terminali offensivi, l'Italia di oggi ha fatto di peggio: praticamente è passata solo Paola Egonu.
La Sylla qualche palla l'ha messa giù, la Danesi anche. La Chirichella ha lasciato la squadra in cinque per tutta la partita, tranne un risveglio tardivo nel quarto set, risveglio che per fortuna ha continuato anche nel tie-break. La Bosetti in attacco non c'è praticamente stata.
Se in questo modo siamo riusciti a sconfiggere una squadra modesta (a mio parere) come il Giappone, non rende altrettanto automatica la vittoria con squadre più potenti, come già la Serbia domani.
Con un muro più alto davanti, non so se la Egonu - unico terminale e quindi sempre muratissima - avrebbe messo giù tutti i punti che, grazie al cielo, è riuscita a mettere giù.

Secondo aspetto  negativo, oggi, è stato il muro.
Sì, proprio quel fondamentale che più di ogni altro ci ha permesso di arrivare così avanti nel mondiale, oggi non ha funzionato.
Mazzanti l'ha detto e ripetuto: giocatrici basse davanti, non serve saltare. Occorre mettere le mani di là.
E' stato ascoltato troppo poco, e le giapponesi - attaccanti modeste quanto a potenza e velocità, ma molto precise e attente - le abbiamo tenute pochissimo (a parte i tre set vinti, ovviamente).

Il terzo apsetto negativo... forse... alla fine... negativo non è.
Mi sono trovato in disaccordo con Mazzanti per aver tenuto in campo Chirichella e Bosetti per tutto il match. Alla fine i fatti gli hanno dato ragione. Non per il risultato, ma perché Chirichella è stata determinante nel tie-break, e Bosetti tutto sommato il suo, dietro, lo ha fatto come sempre.
Però... ripeto quello che ho detto prima: se col Giappone puoi permetterti di giocare in quattro o in cinque (e comunque due set li hai persi, e in partita le hai tenute tu), con squadre meglio attrezzate la cosa sarà troppo rischiosa. Forse un po' più di reattività nei cambi, anche magari per un giro davanti (nel caso della Bosetti) o per mezzo set (nel caso della Chirichella) poteva servire per scuotere un po' la situazione.

Tra aspetti positivi e aspetti negativi, comunque, siamo in semifinale.
Ossia siamo tra le quattro più forti del mondo.
E ci siamo con 10 vittorie consecutive, dopo che già le 9 del turno precedente erano state un record per la nostra squadra.

Domani?
Domani giochiamo una... esibizione contro la Serbia.
Servirà, come detto, unicamente a stabilire chi delle due sarà la prima del girone.
Quindi avremo modo di confrontarci con la Serbia senza eccessive tensioni e senza preoccupazioni.
Sarà importante però capitalizzare questo incontro, in modo da usarlo come... allenamento di lusso in vista delle due ultime partite di un torneo che - ricordiamolo bene - ci ha già regalato molte più soddisfazioni di quanto fosse lecito aspettarsi.

Italia - Serbia si gioca domani, martedì 16 ottobre, alle ore 9.10 e verrà trasmessa da Rai Due.


RISULTATI

POOL G

Serbia - Giappone 3-0
Italia - Giappone 3-2

Chi vince tra Italia e Serbia sarà prima. Chi perde sarà seconda. Giappone eliminato.

POOL H

Cina - USA 3-2
Olanda - USA 3-2
Chi vince tra Cina e Olanda sarà prima. Chi perde sarà seconda. USA eliminati.

domenica 14 ottobre 2018

La Serbia batte il Giappone nel primo incontro delle Final 6

Vista Giappone - Serbia... devo dire che ho visto ciò che mi aspettavo.
E visto il finale, tocca battere il Giappone, con un qualunque risultato, ma batterlo.

E per battere il Giappone sarà necessario aspettare sempre che l'arbitro fischi il punto, prima di esultare, perché l'unico aspetto delle giapponesi che mi ha colpito veramente è stata la difesa, o meglio la loro incredibile capacità di tenere vivo il pallone fino alla fine.
Questa la loro unica arma in più. Per il resto, ho visto una buona squadra, ma niente che l'Italia che abbiamo visto fin qui non possa gestire.
Poi, certo, possiamo fare scaramanzia e dire che il Giappone è favorito e che sicuramente ci batterà. Ma se invece si commenta logicamente, bisogna ammettere che, se il Giappone giocherà come ha fatto oggi, perderci l'incontro significherà aver giocato molto sotto i nostri livelli possibili, messi in mostra nelle prime due fasi del torneo.
E bisognerà ricordarsi anche che, oltre a giocare in casa, il Giappone domani sarà all'ultima spiaggia: dovrà vincere, e possibilmente 3-0, per continuare a sperare, quindi aspettiamoci una partenza al fulmicotone.
Sarà meglio battere il Giappone, dunque, tifo di casa a parte, ed evitare di trovarci a dover battere a tutti i costi la Serbia.
Serbia che comunque non mi è sembrata insormontabile, a parte il punteggio netto con cui ha steso le nipponiche.
Il limite che mi è sembrato di vedere, relativamente alle slave oggi, è di avere, sostanzialmente, due soli terminali di attacco (l'opposto Boskovic e il martello Mihailovic), e di non essere particolarmente temibili (di conseguenza) sui primi tempi.
Resto convinto comunque che la Serbia, nella seconda fase, abbia fatto tattica, ed abbia deciso di voler evitare la Cina, più che l'Italia, nelle Final 6.
Vedremo. Martedì sapremo se la tattica delle serbe sarà stata corretta o no.
 
Per il momento preoccupiamoci di fare ciò che dobbiamo: battere il Giappone.
Ah... Italia - Giappone si gioca domani, lunedì, alle 12.20, e verrà trasmessa da Rai Due!

Quanto alla Pool H, domani c'è Stati Uniti - Olanda. Gli Stati Uniti si trovano nella stessa posizione del Giappone: devono vincere per non essere eliminati.

RISULTATI
POOL G
Serbia - Giappone 3-0
25-19   25-18   25-23


POOL H

Cina - USA 3-2
25-22   19-25   20-25   25-23   15-9

giovedì 11 ottobre 2018

Quinta puntata di The Fool on the Hill

Siamo alla quinta. Quinta puntata per The Fool on the Hill.

Una puntata molto seria e importante, su cui ho anche lavorato un po'!
E quindi è una puntata a cui tengo in modo particolare.
Recentemente sono mancati due grandi della musica mondiale.
Due personaggi diversissimi come origine, come vita, come modo di sentire e fare musica. Ma due colonne, ognuna nel loro genere.
Sto parlando di Charles Aznavour e di Aretha Franklin, che se ne sono andati a breve distanza l'uno dall'altra.
Questa puntata è dedicata a questi due grandissimi personaggi. Partirò proprio dall'inizio... da quando sono nati, e cercherò di percorrerne le vite, artistiche e no, evitando ovviamente di utilizzare le cose più universalmente conosciute.


Come sempre, qui sotto c'è il link.
Cliccate sul freccione bianco e... buon ascolto!


Basta scaramanzia! Si punta alla finale (per lo meno)!

Cos'altro si può pensare dopo il match di oggi?
Le azzurre, già qualificate al turno successivo, affrontano le campionesse del mondo, che invece devono per forza vincere.
Le ragazze, col turno già in tasca, rifilano subito un 2-0 in scioltezza alle campionesse del mondo.
E si assicurano, così, anche il primo posto nel girone (ammesso serva a qualcosa, come vedremo poi).
Si rilassano per un set (e vorrei vedere).
Disintegrano le campionesse del mondo nel quarto set, con un imbarazzante 25-16.

Italia - Stati Uniti è tutta qui.
25-16   25-23   20-25   25-16

All'Italia bastava perdere al tie-break per essere prima.
Le americane rischiano, ora, seriamente, il biscotto tra Russia e Cina. Perché se le cinesi, già qualificate, fanno vincere le russe, le campionesse del mondo vanno a casa!

Una dimostrazione di potenza simile, di divario tecnico, di solidità mentale, non ricordo di averla vista mai in una squadra di certo non data come favorita, in una squadra dall'età media bambinesca.
Schiantiamo gli Stati Uniti, a risultato ampiamente acquisito, dopo aver schianato la Cina e dopo aver schiantato la Russia, ottenendo un record assoluto di vittorie consecutive per la nostra squadra (9), ottenute perdendo 3 soli set, uno con ciascuna delle tre squadre sopra menzionate.

E nei primi due set, vinti in modo abbastanza facile, non ha neanche girato tutto alla perfezione.
Benissimo Egonu (esistono giocatrici in grado di fermarla, in questo mondiale?) , Sylla e De Gennaro, ad alti e bassi Chirichella e Danesi, immensa in difesa ma nulla in attacco Bosetti, un po' imprecisa Malinov.
Quindi abbiamo battuto, senza pressione, 2-0 le campionesse del mondo, avendo ancora ampi margini di miglioramento!
E gli scambi sono stati bellissimi, come sul 19-21, nel secondo set, quando dopo quattro attacchi consecutivi di Egonu tenuti dalle americane, è arrivato il quinto, con la palla giù. E il "vaffa" letto perfettamente sul labiale di Egonu, che andava al servizio, dava l'esatta misura di quanto le azzurre sentissero il match.

Terzo set da dimenticare. Giocato male, senza voglia, senza concentrazione, con supponenza.
Però... a quel punto le azzurre avevano ottenuto tutto quello che avevano da chiedere... che si rilassassero era il minimo.
Ma volevano ancora la storia. E nel quarto set sono rientrate dentro... con l'aria di chi ora svolge la pratica per correre a riposarsi. Non c'è stata storia. Tutte al massimo. Tutte perfette. 25-16 e addio Stati Uniti (fatto salvo come detto l'esito di Russia-Cina).

I segnali per esaltarsi ci sono tutti, e questa volte direi che la scaramanzia può restarsene da una parte.
Quando fai un punto con Danesi che viene murata, prende il rimbalzo in faccia, e con la faccia mette una palla imprendibile nel campo avversario... beh... pensi davvero che potrebbe esserci aria di "botto"!

Nel nostro girone passiamo noi come prime, le cinesi seconde (se arrivano almeno al tie-break contro le russe), e poi.... le statunitensi, se la Russia non batte la Cina, anche solo al tie-break, oppure le russe.
Ecco che un Russia-Cina 3-2 consentirebbe alle cinesi di essere seconde e alle russe di passare... biscotto servito per le statunitensi.
Noi... noi non abbiamo fatto torto a nessuno. 3-1 a tutte e tre. Democratiche ed ecumeniche. E superiori!

Nell'altro girone.... risultati incredibili ed inspiegabili.
L'Olanda ha battuto 3-0 la Serbia, già qualificata.
La Serbia, sembrerebbe, non ha interesse ad evitare l'Italia... stiamo a vedere se ha avuto ragione o no.
Rimane da giocare solo Giappone-Brasile.
L'Olanda è prima. La Serbia passa. Il Brasile si salva unicamente rifilando un 3-0 al Giappone.

Ora aspettiamo gli ultimi due incontri e poi il sorteggio.
Sorteggio che ci dirà avversarie e orari di gioco delle Final 6 in cui l'Italia entra, fate i debiti scongiuri, da favorita!

Nel frattempo..............................

Nel frattempo, il biscotto si è dissolto. La Cina (onore al merito), che non aveva nulla da chiedere a questa seconda fase, pur alternando alcune riserve, in modo da tenere in forma tutte le giocatrici, ha vinto contro la Russia in modo anche abbastanza perentorio.
E, delle tre "grandi" che abbiamo affrontato, direi che sia proprio la Cina quella che mi sembra in condizioni migliori.
Italia prima, Cina seconda, USA terzi.

E, sempre nel frattempo, il Giappone alla fine ha perso contro il Brasile, ma per 3-2. Al Brasile il punticino non serve. E' eliminazione a sorpresa. Passa il Giappone, sull'onda dei propri tifosi.
Olanda prima, Giappone secondo, Serbia terza.

Se non ho capito male i gironi dovrebbero vedere:
Italia e Giappone da una parte.
Cina e Olanda dall'altra.
USA e Serbia saranno sorteggiate, una in un girone, una in un altro.
Ma potrei non aver capito bene.

E invece avevo capito bene!

Pool G
Italia - Giappone - Serbia

Pool H
Cina - Olanda - Stati Uniti 


GLI ORARI DELL'ITALIA

ITALIA - GIAPPONE
LUNEDI' 15 alle 12.20

ITALIA - SERBIA
MARTEDI' 16 alle 9.10

... per chi può!



Pool F

Risultati
Russia - Turchia 3-0
USA - Bulgaria 3-0
Italia - Azerbaijan 3-0
Cina - Thailandia 3-0

Bulgaria - Russia 1-3
Turchia - USA 0-3
Cina - Azerbaijan 3-0
Thailandia - Italia 0-3

Turchia - Azerbaijan 3-1
Bulgaria - Thailandia 3-2
Italia - Russia 3-1
Cina - USA 3-0

Bulgaria - Azerbaijan 3-0
Turchia - Thailandia 3-1
Italia - USA 3-1
Cina - Russia 3-1


Classifica
27 Italia
24 Cina
19 USA
18 Russia
15 Turchia
11 Thailandia
11 Bulgaria
6 Azerbaijan


Pool E

Risultati
Serbia - Messico 3-0
Germania - Brasile 3-2 (sorpresa)
Olanda - Porto Rico 3-0
Giappone - Repubblica Dominicana 3-2 
Serbia - Germania 3-0 
Brasile - Messico 3-1 
Olanda - Repubblica Dominicana 3-1 
Giappone - Porto Rico 3-0 
Messico - Repubblica Dominicana 0-3
Olanda - Brasile 2-3 
Germania - Porto Rico 3-1 
Giappone - Serbia 3-1
Porto Rico - Messico 3-1
Repubblica Dominicana - Germania 3-0
Olanda - Serbia 3-0
Giappone - Brasile 2-3


Classifica

24 Olanda
22 Giappone
21 Serbia
20 Brasile
16 Repubblica Dominicana
14 Germania
9 Porto Rico
3 Messico

mercoledì 10 ottobre 2018

E allora???????

A quanto pare, tra le due versioni con cui si poteva commentare il match con la Thailandia, quella pericolosamente esaltata e quella sobriamente equilibrata, era buona la prima!!!

Italia batte Russia 3-1
22-25   25-20   25-18   25-22

E Italia che grazie a questa vittoria è sicuramente nelle Final 6.
(Non bastavano infatti due set per superare il turno, come inizialmente sostenuto da Lucchetta e Colantoni, che poi non hanno voluto neanche ammettere l'errore, cercando di buttarla in caciara!)

Il match di oggi ha avuto tantissime analogie con quello con la Cina, cosa in cui ho sperato davvero alla fine del secondo set.

Primo set male, secondo set partito addirittura peggio, poi la svolta e via: tre set di fila e russe a casa!

Primo set che va via malamente. Poca lucidità, troppo leggere le battute. Maluccio la Malinov e Egonu che entra in partita solo alla fine.

Secondo set che parte peggio. Malissimo le ragazze in battuta, non perché sbaglino, ma perché servono troppo facile e le russe riescono a organizzare il contrattacco con estrema facilità. Non facendo punto sul servizio, avanti non si va. Ancora alzate imprecise.
Il set rimane in equilibrio perché le russe non riescono mai a darci il "colpo di grazia", fermandosi sempre a +4, e le italiane non riescono mai a riagganciare le russe, restando sempre a -2.
Arriva la svolta con l'uscita (ahimé) di Amelia Malinov e l'ingresso della seconda palleggiatrice: Carlotta Cambi. L'esordio fa pensare al peggio, visto che la prima palla che tocca è una doppia, e la seconda è un'alzata sbagliata. Ma Mazzanti ha avuto ancora una volta ragione, e il set gira comunque, grazie proprio alla Cambi che riesce - finalmente - ad innescare la Egonu e a metterla in partita (la Chirichella ci metterà un po' di più, ma anche lei alla fine risulterà determinante).
Alla fine arriva la svolta del match. Otteniamo un parziale di 7-0, passando da 15-19 a 22-19. Da lì, il match non ha più storia.

Nel terzo e nel quarto set c'è stata un'apoteosi del nostro muro. Le russe non sono praticamente più passate. Grande difesa, grande muro, e ottimi attacchi di tutte le nostre giocatrici, dirette molto bene dalla Cambi, rimasta in campo fino alla fine.

Se dovessi fare un paio di monumenti, però, oggi li farei a Monica De Gennaro e a Lucia Bosetti, assolutamente perfette.

Ora?
Ora, finalmente, possiamo anche permetterci di dare un'occhiata in giro.
Quanto al nostro girone, abbiamo cinque punti di vantaggio sugli Stati Uniti, che qualche punto e qualche set qua e là li hanno lasciati.
Vediamo cosa faranno tra poco contro la Cina.
Se la Cina ci facesse sognare, vincendo il match al tie-break, il primo posto nel girone per noi sarebbe matematico.
Altrimenti ci basterebbe arrivare al tie-break contro gli Stati Uniti, per essere prime, anche perdendolo.*

Perché è importante che le ragazze arrivino prime nel girone?
Perché in questo modo sarebbero sicure di evitare la Serbia, nel gironcino a tre delle Final 6.
E la Serbia è l'unica nazionale che, fin qui, ha fatto meglio di noi.
Noi abbiamo lasciato solo 2 set lungo il cammino (senza comunque perdere punti).
La Serbia non ha lasciato neanche quei due miseri set... tutte vittorie per 3-0 (con una partita in più da giocare... qualcosa potrebbero perderlo oggi contro il Giappone, anche se mi sembrerebbe molto difficile).**

Comunque, viste le aspettative della partenza, una classificazione nelle Final 6, ottenuta con una gara di anticipo, in modo così autoritario, avendo sconfitto Cina e Russia senza neanche farci portare al tie-break, è già un risultato eccezionale.
Se la sicurezza nei loro mezzi consentirà alle ragazze di superare quei piccolissimi problemi di testa e di esperienza che la loro giovanissima età rende del tutto normali............


Pool F

Risultati
Russia - Turchia 3-0
USA - Bulgaria 3-0
Italia - Azerbaijan 3-0
Cina - Thailandia 3-0

Bulgaria - Russia 1-3
Turchia - USA 0-3
Cina - Azerbaijan 3-0
Thailandia - Italia 0-3

Turchia - Azerbaijan 3-1
Bulgaria - Thailandia 3-2
Italia - Russia 3-1
Cina - USA 3-0

Classifica
24 Italia
21 Cina
19 USA
18 Russia
12 Turchia
11 Thailandia
8 Bulgaria
6 Azerbaijan

Prossimi turni
Bulgaria - Azerbaijan
Turchia - Thailandia
Italia - USA
Cina - Russia

Pool E

Risultati
Serbia - Messico 3-0
Germania - Brasile 3-2 (sorpresa)
Olanda - Porto Rico 3-0
Giappone - Repubblica Dominicana 3-2
Serbia - Germania 3-0
Brasile - Messico 3-1
Olanda - Repubblica Dominicana 3-1
Giappone - Porto Rico 3-0
Messico - Repubblica Dominicana 0-3
Olanda - Brasile 2-3
Germania - Porto Rico 3-1
Giappone - Serbia 3-1

Classifica
21 Serbia
21 Olanda
21 Giappone
18 Brasile
14 Germania
13 Repubblica Dominicana
6 Porto Rico
3 Messico

* La Cina ci ha fatto sognare... pure troppo! Sconfiggendo 3-0 gli Stati Uniti è lei, ora, seconda a -3 da noi.
Mi sono informato, grazie all'amico Marco Michelli (che, come dicevo giorni fa, ne sa più di me), e conta prima la differenza set e poi lo scontro diretto.
Ora, l'Italia è a +22, la Cina a +18.
Tocca arrivare almeno al tie-break contro le statunitensi, per avere la matematica certezza del primo posto.
Detto questo... Io sono convinto (vista oggi Cina-USA) che domani noi, altro che tie-break, se giochiamo come sappiamo!
E inoltre, visto quanto successo oggi tra Giappone e Serbia (vedi sotto), non è assolutamente detto che la Serbia vinca l'altro raggruppamento, e che quindi la si eviti arrivando primi.


** Quello che non ti aspetti! Il Giappone ha battuto la Serbia 3-1!!!!
La situazione nell'altro girone è pazzesca:
Serbia, Olanda e Giappone hanno 21 punti.
Il Brasile ne ha 18.
Sono da giocare:
Olanda-Serbia e Giappone-Brasile
Sarà davvero dura capire chi arriverà prima in questo girone.
Arrivare prime nel nostro, a questo punto, potrebbe non farci evitare la Serbia!